Post pubblicato su Facebook il 16/11/2021
Un famoso proverbio messinese recita: “Scirocco, malanova e piscistoccu a Missina non mancunu mai”, proprio perché il pescestocco o stoccafisso è una delle specialità culinarie più note del territorio.
Si tratta di merluzzo essiccato e conservato senza sale proveniente dai Mari del Nord, arrivato in Sicilia ai tempi dei Normanni attorno all’anno 1000.
Essendo un prodotto facilmente conservabile e trasportabile si diffuse facilmente per il consumo e come merce di scambio. Il Porto di Messina ha rivestito nei secoli un ruolo cruciale per lo scambio di merci, contribuendo alla nascita di tante “putie” e trattorie in città. Tra i piatti più conosciuti vi è il “pescestocco a ghiotta”, ovvero un ragù di pesce con lo stoccafisso come base, sugo di pomodoro, capperi, sedano, olive, cipolla e patate.
L’osteria più conosciuta a Messina era quella di “Don Fanu”, situata in via Risorgimento oggi Piazza Don Fano in onore del famoso oste. Epifanio Fiumara detto Don Fanu era apprezzato dagli avventori per la sua ricetta del pescestocco a ghiotta e per la generosità con la quale concedeva anche ai meno abbienti un pasto completo, gustoso ed accessibile economicamente.