L’olio d’oliva è il condimento per eccellenza della cosiddetta “dieta mediterranea”, è un alimento molto prezioso per le sue proprietà salutari per il nostro organismo.
La Sicilia produce circa il 10% di olio a livello nazionale, occupando il terzo posto tra le regioni dopo Puglia e Calabria.
Gli ulivi subiscono l’influenza del caratteristico clima caldo e soleggiato dell’isola. Gli alberi sanno adattarsi perfettamente al clima ed ai terreni calcarei rocciosi tipici della regione.
Quando si parla di “oro verde” oltre al pistacchio si fa riferimento anche all’olio, secondo stime del 2021, il giro di affari dovrebbe attestarsi attorno a 200 milioni di euro annuali. Ogni autunno vengono coinvolti 560 frantoi e 106 mila produttori.
Gli olii d’oliva vergine ed extravergine sono prodotti genuini ottenuti dalla semplice spremitura delle olive con procedimenti di tipo meccanico e fisico, senza additivi chimici, che rendono l’olio di Sicilia di ottima qualità.
Le olive, raccolte verso ottobre, dopo essere state lavate vengono ridotte dal frantoio in una pasta dalla quale si ricava il 60-70 % dell’olio totale, il cosiddetto olio vergine, che ha un grado di acidità, espresso come acido oleico, non superiore al 4 %. Tra gli olii vergini eccelle l’extravergine, che ha un grado di acidità non superiore all’1% ed è pertanto l’olio migliore in assoluto, perché all’alta genuinità aggiunge proprietà organolettiche particolarmente raffinate.
La produzione di olio extravergine di oliva siciliano vanta 6 eccellenze a denominazione di origine protetta DOP (Monti Iblei, Monte Etna, Valdemone, Val di Mazara, Valle del Belice, Valli Trapanesi) ed una IGP (Sicilia).
