Navigazione nello Stretto e poste delle feluche

Lo Stretto di Messina è in una posizione strategica che consente di passare dal Mar Tirreno allo Ionio (e viceversa) senza circumnavigare la Sicilia. La conseguenza è che la zona è una delle più trafficate dal passaggio di navi commerciali che giornalmente lo attraversano. Al traffico delle grandi navi si aggiunge il continuo passaggio dei traghetti che collegano la Sicilia al continente, da Est ad Ovest (e viceversa). Per regolamentare il traffico, ed evitare incidenti, lo Stretto è suddiviso in 2 corsie da una virtuale linea di mezzeria. Le navi che si spostano verso Sud devono mantenersi nella corsia più vicina alla Sicilia, mentre quelle che si dirigono verso Nord devono imboccare la corsia più vicina alla Calabria. È possibile effettuare un cambio di corsia girando in senso antiorario grazie alla “rotatoria” virtuale indicata nelle mappe di navigazione. Oltre alle grandi navi commerciali ed ai traghetti, in determinati periodi dell’anno si aggiungono le “feluche”, le caratteristiche barche per la pesca del pescespada. A queste imbarcazioni vengono assegnate ogni anno, tramite un sorteggio, le “poste”, ovvero delle porzioni di mare dove è possibile effettuare la pesca. Ogni posta ha un nome in dialetto, partendo dall’Annunziata verso Torre Faro: Fiumara – Pricupara, Spina – Pettu, Rutta – Tarea, Itara – Principi, S. Agata – Bedda, Pizzo Lordu – Ghiastru, Salina – Posta Nova, Palazzu – Punta. Nelle giornate di caccia ogni imbarcazione a turno gira nella posta dove ha diritto a pescare il pescespada.